LIBRI DELLA SONUS EDIZIONI MUSICALI
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COLLANA DI FENOMENOLOGIA ED ERMENEUTICA MUSICALE
La Sonus Edizioni Musicali ha in catalogo una
Collana di studi di “Fenemenologia ed ermeneutica musicale”
diretta da:
Antonio De Lisa (coord.), Giacomo Manzoni
Angelo Orcalli, Paolo Petazzi
Angelo Orcalli, Fenomenologia della musica sperimentale, pp. 328
Angelo Orcalli affronta in questo libro il problema: è la musica sperimentale guidata da una sua estetica o, per il fatto di essere caratterizzata dallo sperimentalismo, si può azzardare che tutt’al più sia alla ricerca di una sua estetica? Come è legittimo quando si affronta la questione sotto il profilo fenomenologico, la domanda è più produttiva di un’eventuale risposta. Il giudizio viene sospeso. L’indagine che ne risulta, condotta con stretta aderenza ai materiali che studia, di vasto respiro. Orcalli parte dalla costatazione che due sono sostanzialmente le correnti della musica come ars et scientia: la prima è rappresentata dall’universo logico-formale di Iannis Xenakis; la seconda, opposta, da Gérard Grisey, dietro il quale si intravede l’idea bergsoniana del tempo come “durée réelle”. L’analisi si configura come una minuziosa perlustrazione dei mezzi di cui si servono i due compositori per dare vita ad esiti artistici che sotto il pulsare della modernità delle tecniche fanno sentire il respiro di una domanda antica della musica sul mistero del tempo e dello spazio (1993).
Paolo Petazzi, Percorsi viennesi e altro Novecento, pp. 258
Fra gli argomenti dei saggi compresi in questa raccolta vi sono alcuni determinanti incontri novecenteschi tra musica e letteratura, nel teatro musicale e in altri generi: ad esempio Debussy e Mallarmé; Zemlinsky e Wilde; Bartók e Balasz; Berg e Büchner, Wedekind, Baudelaire; Sciarrino e Laforgue; Guarnieri e Pasolini. Altri saggi sono dedicati ad aspetti dell’opera di Schönberg, Webern e Nono, o al rapporto di Schönberg e Stravinsky con Bach. Nati da occasioni diverse, questi scritti sono proposte, approfondimenti, riflessioni su alcuni dei protagonisti della prima e della seconda metà del secolo. Testimonianza di una saggistica musicale che ritiene imprescindibile spingersi fino ad oggi per ben comprendere la musica di questo secolo, il volume è anche una traccia significativa di un modo di fare critica in cui si fondono senso della misura, vastità di riferimenti culturali, capacità d’ascolto (1997).
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