Strumenti della tradizione popolare
La chitarra battente
La chitarra battente è un particolare tipo di chitarra, la cui foggia è in stile antico. Tipica della tradizione della Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Campania (in particolare del Cilento), si attesta nel centro e nel sud d’Italia fin dal XIV secolo, con forme sempre in evoluzione rispetto al presunto modello storico della chitarra barocca, di indubbia origine colta. Oggi è denominata anche chitarra italiana in contrapposizione alla chitarra “classica”, detta chitarra spagnola o francese. Un elemento caratterizzante di questa antica chitarra è la forma simile ad un otto allungato.
La chitarra battente ha le caratteristiche di una Cassa bombata con fascia alta o a fondo piatto; viene costruita con essenze diverse in modo che, alternando legni chiari a legni scuri, si venga a costruire un disegno decorativo a fasce verticali. Nella tradizione montava 4 corde metalliche più, a volte, una quinta di bordone. Oggi ne porta 5 coppie. Il ponticello è molto basso e mobile, viene mantenuto in posizione dalla pressione delle corde. Il foro di risonanza è coperto, con funzione decorativa, da una rosetta di carta colorata o traforata.
Il suono di questo antico strumento è inconfondibile ed è diametralmente opposto a quello delle normali chitarre. Non essendo uno strumento da plettro, va suonato con uno specifico movimento della mano, che genera una sonorità “battente” caratterizzante generi musicali quali la tarantella, la pizzica, gli stornelli e soprattutto la serenata.
L’accordatura tipica del modello a 5 corde (singole o doppie) è la seguente: A3, D4, G3, B3, E4. Le corde utilizzate hanno tutte lo stesso spessore di 0,9 mm o 0,8 mm (e non 1,2-1,3 perché, essendo troppo spesse, danneggerebbero il piano armonico e deformerebbero il manico). Questo conferisce alla corda (o coppia di corde) accordate in Sol(G3) un suono molto caratteristico.
Costruttori
Chitarre di questo tipo si costruiscono tuttora a Bisignano dalla famiglia De Bonis di centenaria tradizione, Francesco Pignataro, ed ancora presso altri liutai di tutto il Centro-Sud.Sicilia – Musikalia – Dr. Alfio Leone – Sant’Agata Li Battiati (CT)Calabria – Costantino e Vincenzo De Bonis – Bisignano (CS), Mario Artese – Cosenza (CS), Bruno Marzano – Bovalino (RC), Francesco Pignataro – Bisignano (CS), Antonio Scaglione – Acri (CS), Mario Scordamaglia – Petilia Policastro (KR), Rosalba De Bonis – Bisignano (CS), Giancarlo Sinopoli – (Squillace) (CZ)Campania- Domenico Campitiello – Stio (SA), Antonio Sanna – Casagiove (CE), Pasquale Scala – Praiano (SA)Lazio- Alfonso Toscano – Guidonia (ROMA)Lombardia- Liuteria d’insieme – Milano (MI)Puglia- Rocco Cozzola (detto Fascianedd) – Carpino (FG), Antonio Dattis – Sava (TA), Pasquale Giannetta (detto Mbamba) – Cagnano Varano (FG), Gabriele Orlando – Rignano Garganico (FG), Enzo Valente (liutaio-chitarrista) – Ischitella (FG)Umbria- Vincenzo Cipriani – Assisi (PG). [Scheda di Wikipedia]
Esempi di testi di accompagnamento
“Oh! Quanta vote tu mme fai venire
sotto sta fenestella a suspirare.
M’hai fatto cunzumare lu suspiro,
ma nun te sì vuluta mai affacciare.
Te preo, bella, affacciate na vota,
ca chesta pena te voglio cantare.
Si nun t’affacci, tu mme fai murire
E si io moro, chi te pote amare?”
(Testo di una serenata alla cilentana – Campania del sud)
ASCOLTI
Serenata a Carmela, suonata alla “lonnuvucchisa” (Rossano, Cosenza)
Parte di una serenata alla chitarra battente, suonata al cosiddetto modo alla “lonnuvucchisa”, eseguita sia nella tonalità che nei testi uguale all’originale, registrata il 26/04/2005 a Rossano (Cs) dai Battentisti Sigg. Vaglica Domenico di Rossano (detto Micuzzo e Tavularo) e Licciardi Pasquale del Manco frazione di Longobbucco (CS). la Chitarra battente, era l’unico mezzo per comunicare con la propria ragazza, si organizzavano le famose serenate con gli amici, magari accompagnati anche dal mandolino e dalla chitarra cosiddetta spagnola, venivono usati dei pseudonimi tipo Carmela per non nominare il vero nome della ragazza (la fidanzata veniva avvisata prima dall’amica o dalla comari) e per non fare capire ai familiari di essa. La chitarra battente, veniva e viene ancora adesso accordata con 4 corde alcune di esse raddoppiate e con lo scordo (al 7/8 tasto). Questa chitarra è stata costruita dal grande Maestro Liutaio Costantino De Bonis di Bisignano (CS) ma anticamente venivono costruite, anche nel nostro territorio, detto della “Sila Greca ” Sito ai pendii della Sila grande e precisamente nel basso jonio Cosentino, in tutti i comuni tipo: Longobucco, Caloveto, Cropalati ecc. Ancora esistono persone viventi che suonano la Ch. Battente In tutto il territorio ed in modo particolare a Rossano e Longobbucco, appunto Pasquale Licciardi, Graziano Domenico e Luigi Nigro ecc. sono esempi a grande livello.
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Bibliografia
Roberta Tucci, Antonello Ricci The Chitarra Battente in Calabria The Galpin Society Journal (vol. 38, Apr. 1985): 78-105
Mauro Gioielli, “Testimonianze ottocentesche sull’uso della chitarra battente a Sora”, Extra, settimanale, XVI, n. 41, 14 novembre 2009, pp. 18-19.
Mauro Gioielli, “La chitarra battente nel Molise”, Utriculus, trimestrale, IX, n. 33, Scapoli, gennaio-marzo 2005, pp. 38-40
Salvatore Villani, “La chitarra battente nel Gargano”, Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Musica e Spettacolo, 1989.
Salvatore Villani, “Guitares “battente” du Gargano”, Nanterre (France), CD Al Sur ALCD 173 / M7 853, 1997.Salvatore Villani, “La chitarra battente in Puglia”, Il Folklore d’Italia: la Puglia, Roma, F.I.T.P., 2007, pp. 44-48.
Ciro Caliendo, “la Chitarra Battente” Uomini, storia e costruzione di uno strumento barocco e popolare Ed. Aspasia Apr. 1998
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